Un’insolita primavera in Val d’Algone
Dopo la sorprendente nevica di domenica 5 maggio quanto un'uniforme soffice coltre bianca ha cancellato per qualche giorno il timido verde primaverile... Madre Natura ha ripreso il suo corso, come se nulla fosse successo.
Nonostante tutto , i piccoli germogli si sono aperti, le foglie hanno continuato a colorare di un verde chiaro ma abbagliante le chiome degli alberi, rimaste spoglie per l'inverno... e nel sottobosco, ad un occhio curioso, non possono sfuggire i primi frutti che la terra quasi inaspettatamente offre ai suoi abitanti.
E' questo il momento ideale per cogliere alcune "primizie", tesori della natura, scoperte dalle generazioni passate che con l'esperienza sono riuscite a identificare le specie buone da quelle assolutamente da evitare.
In alcuni tratti delle Val Algone è facile imbattersi in piccole praterie di Aglio Orsino. E' facile riconoscerlo: un inconfondibile profumo di aglio si diffonde nell'aria. Volgendo lo sguardo a terra, eccole le foglie lucenti di bel verde scuro dell' aglio orsino Allium ursinum che è appunto una versione selvatica del comune aglio che tutti ben conosciamo.
E' una bulbosa spontanea perenne che cresce nei luoghi umidi e pare debba il suo nome perchè ritenuta il cibo preferito dagli orsi che la trovano tra le prime piante commestibili appena usciti dal letargo invernale.